TERRACINA LATINA
La città è situata nell'agro pontino al bordo meridionale della pianura stessa, a sud del promontorio del Circeo, in prossimità della foce del fiume Amaseno, sulla costa tirrenica (golfo di Gaeta).
La città si sviluppa da una propaggine del Monte Sant'Angelo, dove giace il centro storico, fino al lungomare Circe.
La rupe di Pisco Montano segna nettamente il confine meridionale del centro abitato; a sud si apre la pianura di Fondi, a nord l'urbanizzazione digrada progressivamente verso la campagna aperta e i borghi rurali.
Nel territorio comunale scorre il fiume Portatore.
Sembra che la città sia entrata nell'orbita romana già alla fine del VI secolo a.C.
In epoca bizantina fu un'importante piazzaforte militare e lo storico Procopio riferisce la buona conservazione della strada ancora nel VI secolo.
Nel XVI secolo la malaria provocò una continua diminuzione della popolazione (nel 1572 si era ridotta a circa 150 abitanti). Il ripopolamento fu favorito nel XVII secolo dai pontefici con la distribuzione gratuita delle terre e le esenzioni fiscali e nuove famiglie abbienti restaurano e ricostruiscono le case signorili; si edificano o si restaurano le chiese.
La città è tradizionalmente suddivisa in una città alta, l'antico centro cittadino con l'acropoli, sviluppatasi ulteriormente in epoca medioevale, e in una città bassa, frutto di una prima espansione in epoca romana, lungo la strada verso il porto, e di una seconda espansione avvenuta principalmente nel XIX e XX secolo, in seguito alla bonifica delle paludi pontine da parte di papa Pio VI nel XVIII secolo e di Mussolini in seguito.
Fuori dalla città, sulla cima del monte Sant'Angelo, si trova l'antico santuario di Giove Anxur.
Nei dintorni vi è il Parco Nazionale del Circeo, situato a pochi chilometri dalla città.
TERRACINA LATINA
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